Romoli - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

Giancarlo De Palo

IL GELATAIO PASTICCERE RE DEL GELATO E DELLA PASTICCERIA NEL QUARTIERE TRIESTE

È una lunga storia, quella del bar Romoli, inizialmente con il suo fondatore che dal 1952 distribuiva i suoi squisiti coni o coppette in un piccolo locale ad una sola entrata. Già allora il suo bar, che chiudeva a tarda notte, era promotore di una "movida" "ante litteram". Adesso è aperto dalle 6.00 a notte inoltrata.
Dopo la morte di Romoli, le sue figlie hanno ampliato e reso di lusso il locale, affiancando alla Gelateria, una ricca e fornita Pasticceria, che per gli intenditori non teme certo la concorrenza del vicino "Marinari", a pochi metri di distanza. Così, nel corso dei decenni, Romoli ha sgominato la concorrenza, dal grande "Bar Hawaii" di piazza Sant'Emerenziana ad un vicino localetto che pur produceva squisiti gelati artigianali, ma che ben presto si è visto costretto a chiudere.
Oggi Romoli, che resta chiuso il lunedì, è ancora protagonista della "movida" del quartiere, e non solo, è diventato anche molto consumistico e caro: è sempre in largo anticipo nel celebrare, con i suoi addobbi sparpagliati dappertutto, le grandi festività dell'anno, mentre ultimamente gli sono spuntati, subito prima, una miriade di piccole gelaterie e "fast food ", che adesso sembrano volerne sfidare il monopolio, a parte il complementare "King Burger", che appunto offre quei pasti rustici ignorati da Romoli.
A colazione Romoli mette a disposizione dei clienti irraggiungibili cornetti, maritozzi con la panna, ciambelle e "bombe" ripiene fritte. Dal periodo di Natale fino alla festività di San Giuseppe produce bignè e costose e grandi zeppole piene di marmellata di amarena.
Pittosto scarsa la produzione rustica (tramezzini).
Tavolini sul marciapiede finale di viale Eritrea e ora anche all' interno.

Luca Pen

e pure Romoli si è messo a fare i maritozzi moicani. tra un po' la panna avrà lo spessore del filo del perizoma tra le natiche. grande Romoli, per essere diventato commerciale, oltretutto 3,5 euro. le vacche le mungete a mano?

Massimiliano Tangorrra

Sempre al top.. molto gentili, Cristiano, Tiziana e tutti gli altri..

L. A.

Cappuccino al vetro minuscolo , spremuta d'arancio 2 gocce . Delusi per la quantità, mai visto un bicchiere del genere, una presa per i fondelli.
2 passi più avanti servono un cappuccino degno di questo nome
Fai la fila per chiedere il caffè arrivano i maleducati urlatori che ordinano e a te viene detto si un attimo mi dia tempo . Un po più di attenzione e occhio non guasta mai

Giulio

Sono sotto pressione dalla mattina alla sera perché il meccanismo di ordinazione, servizio e conduzione del cibo al tavolo è uno dei più caotici di Roma. Sbatti contro tutti e tutti sbattono contro di te, sei sempre dalla parte sbagliata del bancone, il tavolo è sempre sotterrato di reperti di consumazioni precedenti, ti fanno sudare il vassoio come fosse fatto di rolex intrecciati e quando finalmente riesci ad ottenerlo devi attraversare il flusso pedonale di viale libia che è più o meno la corsa dei tori a Pamplona, devi solo sperare che nessuno ti incorni il cappuccino.
Ne esci post traumatico te che ci passi venti minuti al mese mangiando il miglior maritozzo della tua vita, figurati con che simpatia ti accolgono loro che ci stanno tutti i giorni dell'anno dall'alba a mezzanotte.

Ugo Schiro'

Appena mi trovo a passare la sera nei paraggi tappa fissa per questa pasticceria storica aperta da molti anni in viale Eritrea. La pasticceria è aperta di sera fino a tarda notte anche perchè alcune cose tipo i fagottini dolci vengono sfornati dopo le 22. Presi a portar via, causa spesso difficoltà nel trovare parcheggio nella zona, 2 gabrielle di crema e cannella appena fatte e calde 1 zeppola al forno e l'immancabile maritozzo riempito al momento. Tutto era buonissimo come al solito e peccato solo essere arrivato troppo presto per poter prendere anche un bel fagottino al cocco o ricotta e pera. Sarà per una prossima volta.

Lorenzo Letterese

Bar famosissimo per il maritozzo. Sinceramente mi ha un po'deluso. Sarà che lo ricordavo più grande, ma non mi ha stupito. La panna era molto buono, ma il maritozzo nel complesso non è stato niente di speciale. Abbiamo preso anche un pezzo di strudel ed era buono

Giuseppe Frate

La pasticceria Romoli la porto sempre nel cuore. È un frammento di ricordi degli anni '90, degli anni di università. Con i suoi pregi e i suoi difetti è rimasto identico da allora. Il maritozzo con la panna rimane sempre un must, ma ottimi sono anche i danesi, i cornetti, il gelato e anche sul salato se la cava decisamente bene. Certo rimane il caos all'interno del negozio sempre affollato ma è semplicemente il difetto che conferma e testimonia il pregio. Quando capito a Roma cerco sempre di farci una tappa con il rituale del mitico maritozzo con la panna e il cornetto al cioccolato, e intendo cornetti veri, quelli che fanno loro con tanta crema altrettanto vera e artigianale. Cornetto e maritozzo totale € 4,50