Giovanni Branca
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Mi sono rivolto alla dott.ssa Faranda dopo essere uscito da un'altra terapia a dir poco disastrosa per cercare di ricomporre i pezzi di questa ed altre vicissitudini che ho vissuto nella mia vita. La dottoressa mi è venuta incontro economicamente e, in parte, nei modi di fare accettando la mia indisposizione a sdraiarmi sul suo lettino durante le sedute. Purtroppo però dopo un anno di terapia in gran parte tutto rose e fiori (ed è l'unico motivo per cui metto due stelle anziché solo una) la situazione è iniziata a degenerare quando lei ha iniziato a giudicarmi apertamente in maniera molto negativa rifiutandosi di capire il perché di certe mie parole e delle mie azioni.
Purtroppo la dottoressa ha una mentalità e metodi estremamente rigidi che sfociano persino nel dogmatismo e non è minimamente in grado di uscire dai suoi schemi né tantomeno di ammette un suo errore, di scusarsi e di ritornare sui suoi passi. Questo ha segnato, dopo il primo, un secondo anno e mezzo per lo più costellato da liti ed incomprensioni che hanno addirittura aggravato la mia stabilità psichica ed il mio problema di insonnia. Infatti quando la dottoressa arriva ad uno scoglio anziché tentare di capire come risolvere il problema cerca di forzare la mano tentando di sviare il discorso verso temi a lei più convenienti e semplici da gestire e colta dall'enfasi, come la chiama lei, inizia ad interrompere il paziente che le sta parlando nel disperato tentativo di far valere e le sue opinioni e i suoi diritti senza badare a cosa le viene detto poiché certe verità le risultano troppo scomode arrivando addirittura a dire che lei può fare come le pare. Inoltre usa due pesi e due misure, ovviamente a sfavore del paziente nonostante lei dica di essere dalla sua parte, quando si trova in difficoltà o le viene dimostrato nero su bianco che si sbaglia. Quando arrivano vacanze e festività non presta alcuna attenzione al fatto che se le sedute vengono interrotte in maniera spiacevole il paziente dopo settimane e settimane le riprenda in uno stato di malumore salvo poi meravigliarsene. Giudica i pazienti negativamente, come ho già detto, o addirittura in maniera offensiva quando il discorso o i modi di fare di quest'ultimi vanno a toccare temi delicati o a lei cari o quando non sa come risolvere la cosa per poi negare di averlo fatto tirando fuori scuse banali o interpretazioni costituite per lo più da frasi fatte e quando la situazione diventa troppo pesante e non sa come affrontarla anziché rimboccarsi le maniche, ammettere che ci sono stati degli errori, alcuni più gravi e altri meno, e ricostruire un rapporto proficuo inizia a spingere il paziente con tutte le sue forze verso un altro collega chiudendo il rapporto definitivamente ovviamente scaricando tutta la colpa del suo insuccesso sul paziente dicendo che è stato lui a prendere questa decisione quando è successo esattamente il contrario.
Sarebbe troppo lungo spiegare tutto dettagliatamente, posso solo dire che l'essere stato giudicato in maniera tanto negativa ed a volte offensiva, l'essere stato trattato come un qualcosa di indesiderato da scaricare ad altri ed il vedermi attribuite decisioni non mie datemi solo per salvare la faccia mi ha profondamente lasciato l'amaro in bocca. Pertanto posso solo concludere che se cercate qualcuno che vi giudichi, che vi dica cosa è giusto e cosa è sbagliato che facciate, che si comporti come se avesse la facoltà di trascendere le regole e la morale al quale potete rivolgervi come ad una sorta di bocca della verità avete fatto bingo ma se siete dei liberi pensatori, attenti e capaci eventualmente di critica il mio personale consiglio è quello di scappare il più in fretta ed il più lontano possibile da lei perché con lei troverete tante, troppe porte chiuse e sbarrate oltre alla sua presunzione di avere sempre ragione in un modo o nell'altro.
La mia opinione conclusiva è che in questi due anni e mezzo da questa terapia non ho tratto alcun beneficio o quasi e che l'unico risultato tangibile sia stato un enorme spreco del mio tempo, dei miei soldi e della mia salute.